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Un grande aggiornamento di Google potrebbe porre fine alla fatica di scansionare un codice QR da molto lontano. Che si trovi dall'altra parte della stanza su un muro o dall'altra parte dell'autostrada su un cartellone pubblicitario, una nuova applicazione scanner attualmente in lavorazione da Google rileverà automaticamente un codice QR nell'inquadratura di una fotocamera, ingrandirà e leggerà il codice.

Attualmente, la scansione di un codice a distanza implica lo zoom manuale e la centratura del codice nel punto ottimale dello scanner. E se viene ingrandito così tanto da diventare sfocato, il codice non può essere letto. Il nuovo scanner di Google identificherebbe rapidamente i codici, anche quelli piccoli, e li ingrandirebbe automaticamente in modo che lo scanner possa rilevare ciò di cui ha bisogno, rendendo l'intero processo più rapido ed efficiente.

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Lo scanner di codici fa parte dell'API di scansione dei codici a barre di ML Kit, che utilizza algoritmi AI avanzati per rilevare codici a barre e codici QR nel campo visivo della fotocamera.

Sebbene la funzionalità non sia ancora disponibile al pubblico, è stata inclusa nell'ultima build dell'applicazione per sviluppatori, il che significa che probabilmente non è lontana. Si prevede che funzionerà sia con lo scanner di codici QR di Google che con altre app. Poiché si tratta di un aggiornamento a livello API, gli sviluppatori di app non dovranno concedere nuove autorizzazioni per la fotocamera affinché lo strumento funzioni.

Come verrà implementata la funzionalità di scansione aggiornata sui telefoni con fotocamere di qualità inferiore che non sono in grado di ingrandire bene come gli altri? È possibile che questo strumento sia esclusivo dei telefoni Google Pixel, tutti dotati di fotocamere sufficientemente potenti. Oppure è possibile che l'opzione possa essere attivata o disattivata a seconda della qualità dello zoom della fotocamera.

Indipendentemente dal fatto che altri telefoni ricevano o meno l'aggiornamento, lo scanner di codici dovrebbe essere rilasciato presto e i dispositivi con Android 13 o versioni successive dovrebbero essere i primi a sperimentarlo.